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Una svolta fondamentale in tal senso si ha con il recepimento da parte del legislatore italiano della direttiva 98/50, con la quale viene innanzitutto consacrata la necessità della connotazione oggettiva del quid trasferito ai fini della operatività della disciplina ivi contenuta. Ai fini dell'applicazione della normativa in esame è necessario che sia trasferito un complesso di beni atti all'esercizio dell'attività produttiva legati a quest'ultima da un nesso  di strumentalità. La direttiva tace in ordine alla possibilità di considerare un insieme di lavoratori come un'entità economica autonoma suscettibile di essere trasferita e richiede la necessità della presenza di mezzi organizzati .Il d.lgs n. 18 del 2001 ha recepito in Italia la direttiva in esame ed ha lasciato inalterate le garanzie previste dall'originario articolo 2112 cc provvedendo soltanto ad estendere l'ambito di applicazione della norma   anche al caso di trasferimento di un singolo ramo di azienda e non dell'intera compagine aziendale.

Una simile estensione appare inevitabile in un sistema in cui appaiono completamente stravolti i tradizionali processi produttivi. E' noto che mentre in passato l'intero ciclo produttivo si svolgeva all'interno dell'impresa, nel corso del tempo è divenuto sempre  più diffuso il fenomeno del decentramento produttivo e quindi l'emersione di modelli produttivi post-fordisti. Il ciclo produttivo tende infatti a divenire sempre più frammentario fino al punto di configurare un fenomeno di capitalismo molecolare. Si assiste al fenomeno di delocalizzazione o di decentramento produttivo di out-sourcing (ricorso a fornitori esterni) e di downsizing (riduzione esasperata delle  dimensioni produttive interne).Le fasi in cui si articola tale fenomeno sono due: quella della esternalizzazione (di out-sourcing o di terziarizzazione) che consiste nell'affidamento di singoli segmenti del ciclo produttivo di per se autosufficienti a lavoratori a domicilio oppure ad unità produttive distaccate o ad imprese terze.A tale fase segue poi quella della internalizzazione consistente in una serie di strumenti attraverso i quali i beni, i servizi e le attività esternalizzate sono nuovamente acquisiti dall'impresa originaria generalmente attraverso l'appalto.