Menu Content/Inhalt

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

La Corte di Cassazione con la sentenza numero 2351 del 2020, depositata il 27 ottobre 2020, ha evidenziato la necessità che il verbale di accertamento del superamento dei limiti di velocità contenga anche l'indicazione del decreto con cui il Prefetto ha autorizzato l'installazione dell'apparecchiatura idonea alla rilevazione della velocità. Tale pronuncia rappresenta il punto di arrivo di una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto inizio con la proposizione di un'opposizione ad un verbale con cui era stato sanzionato il superamento del limite di velocità su una strada provinciale. Il giudizio di primo grado si è concluso con l'accoglimento da parte del Giudice di Pace delle ragioni esposte dall'opponente, tale esito è stato però ribaltato dal Tribunale, investito dal Comune con l'appello. Avverso la decisione del Giudice di Appello, il cittadino soccombente ha adito la Suprema Corte la quale, come anticipato, ha statuito che "Costituisce principio anche recentemente ribadito che in tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità accertata mediante autovelox, la mancata indicazione degli estremi del decreto prefettizio nella contestazione differita integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio che pregiudica il diritto di difesa e che non è rimediabile nella fase eventuale di opposizione potendo essere desumibili le ragioni che hanno reso impossibile la contestazione immediata solo dal detto decreto (di cui non è necessaria la allegazione), cui è rimesso, per le strade diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, individuare i tratti ove questa è ammissibile"