Menu Content/Inhalt

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Molto spesso accade che l'inquilino rilasci l'immobile preso in locazione senza provvedere ad effettuare il cambio di residenza nel luogo in cui egli si è trasferito. Questa situazione spesso arreca al proprietario una serie di pregiudizi, egli infatti continuerà a ricevere la posta dell'inquilino ed, ove proceda ad una nuova locazione, i suoi nuovi inquilini avranno problemi ad avere la residenza in quel luogo. Prima di individuare lo strumento normativo posto a tutela del proprietario che si trovi nella descritta situazione, è importante evidenziare che il legislatore pone a carico del conduttore che lasci l'abitazione il preciso obbligo di richiedere il cambio di residenza, ove rimanga nello stesso Comune, oppure ove egli cambi Comune, di chiedere l'iscrizione nelle liste anagrafiche del nuovo Comune e contestualmente comunicare il trasferimento al precedente Comune di residenza.  La fonte normativa di tale obbligo è data dall'articolo 2 della Legge n. 1228 del 1954 il quale prevede espressamente che: " E' fatto obbligo ad ognuno di chiedere per sé e per le persone sulle quali esercita la patria potestà o la tutela, la iscrizione nell'anagrafe del Comune di dimora abituale e di dichiarare alla stessa i fatti determinanti mutazione di posizioni anagrafiche, a norma del regolamento, fermo restando, agli effetti dell'articolo 44 del Codice civile, l'obbligo di denuncia del trasferimento anche all'Anagrafe del Comune di precedente residenza".

Cosa può fare il proprietario dell'immobile ove il suo ex conduttore non ottemperi all'obbligo sopracitato? Lo strumento di tutela viene previsto dalla medesima Legge del 1954 agli artt. 4 e 5 e dal DPR 223 del 1989 all'art. 11 lettera c).

L'articolo 4 della Legge n. 1228 del 1954 prevede che "L'Ufficiale d'anagrafe provvede alla regolare tenuta dell'anagrafe della popolazione residente ed è responsabile della esecuzione degli adempimenti prescritti per la formazione e la tenuta degli atti anagrafici. Egli ordina gli accertamenti necessari ad appurare la verità dei fatti denunciati dagli interessati, relativi alle loro posizioni anagrafiche, e dispone indagini per accertare le contravvenzioni alle disposizioni della presente legge e del regolamento per la sua esecuzione. Egli invita le persone aventi obblighi anagrafici a presentarsi all'ufficio per fornire le notizie ed i chiarimenti necessari alla regolare tenuta della anagrafe. Può interpellare, allo stesso fine, gli enti, amministratori ed uffici pubblici e privati. Il personale dell'anagrafe ha l'obbligo di osservare il segreto su tutte le notizie di cui viene a conoscenza a causa delle sue funzioni". L'articolo 5 prevede che " L'Ufficiale dell'anagrafe che sia venuto a conoscenza di fatti che comportino la istituzione o la mutazione di posizioni anagrafiche, per i quali non siano state rese le prescritte dichiarazioni, deve invitare gli interessati a renderle. In caso di mancata dichiarazione, l'Ufficiale di anagrafe provvede di ufficio, notificando all'interessato il provvedimento stesso. Contro il provvedimento d'ufficio è ammesso ricorso al Prefetto". L'articolo 11 del DPR 223 del 1989 disciplina l'istituto delle cancellazioni anagrafiche che rappresentano una misura molto drastica nei confronti di colui che ha omesso di ottemperare all'obbligo di richiedere il cambio di residenza o il trasferimento della stessa. In caso di irreperibilità accertata la misura prevista dalla legge è la cancellazione anagrafica da cui scaturiscono: la perdita del diritto al voto; l'impossibilità di ottenere il rilascio di certificati anagrafici e della carta di identità e la cancellazione dall'assistenza sanitaria. 

Alla luce di quanto detto, il proprietario, appurato che il proprio inquilino non ha effettuato le dovute comunicazioni anagrafiche e  risulta ancora residente nell'immobile rilasciato, ha il potere di segnalare la vicenda all'Ufficiale dell'anagrafe del Comune ove si trova l'immobile affinché questi proceda con i dovuti accertamenti che possono, a seconda dei casi, sfociare anche nella cancellazione anagrafica.